L’urologia si occupa di studio, diagnosi e cura delle patologie a carico dell’apparato urinario femminile e maschile e degli organi genitali maschili.
Per la diagnosi utilizziamo metodiche particolarmente innovative, mini invasive, caratterizzate dall’estrema compliance dei pazienti: è possibile effettuare una terapia riabilitativa o chirurgica a seconda del caso clinico che si prospetta dopo accurata diagnosi.
Inoltre, vantiamo apparecchiature medicali diagnostiche di ultima generazione.
Il punto di forza è un nuovo apparecchio di urodinamica non invasiva, che ha ormai soppiantato e superato la vecchia uroflussometria nella diagnosi differenziale tra l’IPB e l’ipocontrattilità vescicale.
Tale apparecchio ci permette di ottenere contemporaneamente ed in pochi minuti sia la curva uroflussometrica che la valutazione della funzionalità vescicale, senza l’uso di cateteri vescicali ed addominali, rendendo l’esame meno traumatico ma ugualmente sicuro nella diagnostica.
Si tratta di un rivoluzionario laser che guarisce, in un solo giorno e in anestesia locale (spinale), l’ipertrofia prostatica benigna (ingrossamento della prostata IPB) che colpisce circa l’80% sugli italiani over 50.
Quando la prostata s’ingrossa ostacola il passaggio dell’urina, pertanto è necessario eliminare il tessuto in eccesso. Il nuovo metodo elaborato negli USA, sfrutta l’azione del laser al triborato di litio che vaporizza con precisione millimetrica solo l’eccesso di tessuto prostatico.
L’intervento mininavsivo si effettua per via endoscopica, in anestesia spinale con una notte di ricovero, senza necessità di lavaggi vescicali.
I vantaggi del Green Laser sono notevoli:
E’ un trattamento innovativo per curare l’ipertrofia prostatica benigna; nasce come terapia alternativa all’intervento chirurgico di asportazione dell’ipertrofia prostatica ostruttiva.
La terapia con vapore acqueo è una procedura mini-invasiva che usa l’energia naturale immagazzinata in poche gocce d’acqua, in questo modo è possibile eliminare l’eccesso di tessuto prostatico che causa i sintomi urinari.
Il vapore acqueo viene iniettato con un ago sottilissimo all’interno del tessuto prostatico ipertrofico (adenoma prostatico) al fine di ridurre progressivamente il volume della ghiandola prostatica. Questo comporta la normale ripresa della funzione urinaria e non modifica la morfologia dell’apparato preservandone tutte le funzioni.
I vantaggi della tecnica Rezum
I risultati, si ottengono a distanza di 2-3 mesi dal trattamento, che consente la completa sospensione dei farmacie ma già in qualche settimana si nota un netto miglioramento delle difficoltà urinarie sino alla completa remissione della sintomatologia.
I risultati sono particolarmente duraturi: nell’arco di 4 anni, in media, solo il 4% dei pazienti deve sottoporsi di nuovo all’intervento.
È una visita medica, non dolorosa e non invasiva, che viene effettuata dall’urologo.
Ha come obiettivo quello di diagnosticare, escludere o monitorare un disturbo di carattere urologico, tra cui: incontinenza urinaria, infezioni e calcolosi delle vie urinarie, disturbi legati alle funzioni sessuali, neoplasie, infezioni genitali maschili e femminili, prostatiti (nell’uomo).
Nella prima fase della visita lo specialista raccoglie il maggior numero di informazioni sulla storia clinica e sullo stile di vita del paziente facendo domande su: alimentazione abitualmente seguita, eventuale vizio del fumo, eventuale consumo di alcol, livello di attività fisica e di sedentarietà, presenza di eventuali patologie o altri casi in famiglia di patologie urologiche, eventuale assunzione di farmaci e, infine, anche informazioni sulla vita sessuale.
La seconda parte della visita differisce in base al genere sessuale del paziente: se è uomo il medico procede a un’attenta valutazione del basso addome e della zona genitale esterna. Nel corso di questa visita può anche essere effettuato il controllo della prostata mediante palpazione dal canale rettale per verificare lo stato di salute di questa ghiandola. In base alle rilevazioni effettuate nel corso della visita, lo specialista può richiedere l’esecuzione da parte del paziente di alcuni esami, come esami delle urine, uroflussimetria, ecografie dell’apparato urinario/genitale, per ulteriori accertamenti.
Nel caso della donna la visita urologica è simile a una visita ginecologica. Dopo aver effettuato l’anamnesi della paziente, l’urologo procede alla valutazione dello stato di salute dell’apparato urinario, escludendo o individuando la presenza di prolassi della vescica e/o dell’utero. Spesso richiede l’esecuzione di un’ecografia del basso addome, con o senza sonda transvaginale.
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