Il pavimento pelvico, area del bacino in cui è presente un delicato equilibrio tra ossa, muscoli e nervi, può alterare la sua funzione per mutamenti fisici derivanti dalla gravidanza, dal parto e dalla menopausa o a seguito di un intervento di asportazione dell’utero.
Il nostro Centro nasce per occuparsi della diagnosi e della cura di una problematica molto diffusa tra le donne: l’incontinenza urinaria e per farlo si avvale di un’equipe polispecialistica: ginecologo, fisiatra, proctologo, osteopata, urologo e radiologo.
Obiettivo comune dell’équipe è alleviare i sintomi, possibilmente eliminarli, permettendo alle pazienti di recuperare le condizioni di una vita normale.
Valuta le patologie del basso tratto urinario femminile, pertanto la visita si esegue come fosse una normale visita ginecologica, ma con approfondimenti a livello genitale per poi effettuare una valutazione del piano periteale e determinare così il grado di incontinenza.
L’incontinenza urinaria è una perdita involontaria di urine, molto comune nelle donne, che può essere dovuta alla perdita di controllo sugli sfinteri urinari, ad esempio per un colpo di tosse o uno starnuto (incontinenza da stress), oppure per la presenza di uno stimolo a urinare improvviso (incontinenza da urgenza).
L’incontinenza da urgenza può essere causata da infezioni del tratto urinario, infiammazioni come la cistite che aumenta il bisogno di urinare, presenza di calcoli, problemi intestinali, stipsi, patologie che alterano la funzionalità nervosa.
Interviene su quel gruppo di muscoli che chiude inferiormente il bacino, permettendo così al perineo di svolgere adeguatamente le funzioni di sostegno dei visceri pelvici e di mantenimento della continenza urinaria e fecale.
È rivolta prevalentemente (ma non solo) alle donne, poiché i casi di disfunzione perineale sono spesso legati alla menopausa o al post-parto.
È indicata a livello preventivo (per evitare l’insorgere di disfunzioni) in situazioni come pre e post partum con inizio dal terzo trimestre di gravidanza e a circa 40 giorni dal parto.
Da non sottovalutare la sofferenza psicologica della persona che si sente invalidata da questa patologia poiché provoca inevitabilmente disagi fisici, psicologici e sociali con conseguente isolamento fino ad arrivare alla depressione.
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