CENTRO CHIRURGIA DELLA PARETE ADDOMINALE

Centro di Eccellenza Villa Salaria Hospital

CHIRURGIA MININVASIVA LAPAROSCOPICA ROBOTICA PER DIASTASI ED ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE

La diastasi addominale è la separazione dei muscoli retti dell’addome, comunemente osservata dopo la gravidanza o a causa di un eccessivo aumento di peso.

Questa condizione può portare a problemi come mal di schiena, debolezza del pavimento pelvico e difficoltà nella postura.

Le cause principali includono la pressione esercitata sull’addome durante la gravidanza o attività che sollecitano eccessivamente questa zona, come lo sforzo fisico senza un adeguato supporto.

Anche se spesso associata alle donne, può colpire chiunque.

Esistono numerosi interventi per il trattamento di questa patologia, alcuni dei quali mininvasivi: la miSAR® è uno di questi.

Questa procedura innovativa permette, con tre piccole incisioni, la ricostruzione meccanica rinforzata di tutta la linea mediana, riaccostando i muscoli vicini al centro, riparando la diastasi e l’eventuale ernia associata.

L’intervento miSAR® può essere associato a mini addominoplastica, addominoplastica, liposuzione e altri interventi viscerali.

La ripresa della vita quotidiana è molto rapida e il dolore post-operatorio notevolmente ridotto: miSAR® è la tecnica rivoluzionaria per il trattamento definitivo della diastasi addominale.

miSAR® è un’esclusiva del Gruppo Villa Claudia.

CENTRO DI CHIRURGIE DI PARETE

La patologia di parete, seppur benigna, è una patologia complessa, che deve essere trattata rapidamente da chirurghi esperti, e con le migliori tecniche chirurgiche, per evitare di entrare in un circolo vizioso che trasforma un piccolo difetto erniario in un vero disastro.

DIASTASI DEI MM RETTI ED ERNIE DELLA LINEA MEDIANA

La diastasi dei muscoli retti consiste in una separazione dei muscoli retti dalla linea mediana maggiore (2,5 cm). Frequente nella donne dopo la gravidanza, si accompagna alla presenza di ernie della linea mediana (soprattutto ernia ombelicale), ovvero di una discontinuità della fascia muscolare, o foro della parete addominale.

La diastasi dei muscoli retti non è solo un problema estetico ma determina un’alterazione del core addominale che si manifesta con la comparsa di sintomi quali: incontinenza urinaria da sforzo, dolori lombari, disturbi digestivi e sensazione di affanno per sforzi lievi.

Inoltre è ormai ben chiaro che, qualora un’ernia della linea mediana sia associata alla diastasi muscolare, è necessario riparare entrambi i difetti, pena un altissimo tasso di recidiva.

La miSAR® è una procedura che permette, con tre piccole incisioni, la ricostruzione meccanica rinforzata di tutta la linea mediana riaccostando i muscoli vicini al centro, riparando la diastasi e l’eventuale ernia associata. Una rete di rinforzo viene posizionata tra il ventre muscolare e la sua guaina così da non venir in contatto con l’intestino.

L’intervento miSAR® può essere associato a: mini addominoplastica, addominoplastica, liposuzione e altri interventi viscerali.

La ripresa della vita quotidiana è molto rapida, ma bisogna astenersi dagli sforzi per i primi mesi. Molto importante è “riabilitare” la parete addominale con la ginnastica ipopressiva, da iniziare a metà del terzo mese post operatorio.

LAPAROCELI

Il laparocele è un’ernia che fuoriesce su una pregressa incisione chirurgica. È una patologia estremamente complessa che può complicarsi con strozzamento, sviluppo di numerose aderenze ed episodi di occlusione intestinale.

Il mancato trattamento chirurgico precoce rappresenta un rischio per la crescita del difetto e lo sviluppo delle complicanze. È necessario che l’intervento venga eseguito da un chirurgo esperto perché potenzialmente molto difficile.

Anche questa patologia può essere trattata con tecnica mininvasiva miSAR® che consente una rapida ripresa e permetterà di posizionare una rete non a contatto con l’intestino.

ERNIE INGUINALI/ CRURALI

Le ernie inguinali sono la più frequente patologia erniaria, negli uomini, soprattutto se sportivi.

È una delle prime patologie trattate chirurgicamente ma nel corso degli anni si sono sviluppati nuovi trattamenti, soprattutto mininvasivi.

Può infatti essere trattata con tecnica laparoscopica o robotica, consentendo la risoluzione contemporanea di due difetti (se bilaterale) e di posizionare delle reti molto grandi, riducendo il rischio di recidiva.

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Prof. Gabriele Manetti

Chirurgia Mini Invasiva Diastasi Addominale

FAQ

Dopo quanto tempo posso ricominciare le attività quotidiane?

L’attività quotidiana si ricomincia subito anche se è importante evitare sforzi nei primi due mesi.

Che sintomi ci sono nella diastasi?

I sintomi sono estetici e funzionali:

  • tumefazione mediana ed ombelicale che aumenta di volume durante lo sforzo
  • incontinenza urinaria da sforzo
  • dolori lombari
  • disturbi digestivi.

Che sintomi ci sono nelle ernie inguinali?

  • Tumefazione inguinale bilaterale che aumenta di volume durante lo sforzo
  • Dolore alla palpazione

Posso riprendere a fare l’attività sportiva di sempre?

Dal terzo mese si inizia la ginnastica ipopressiva e si reintroduce gradualmente l’esercizio fisico abituale.

Come mi accorgo delle complicanze delle ernie?

  • Tumefazione che non rientra in addome
  • Dolori
  • Possibili nausea e vomito

Quanto dura l’intervento per la diastasi?

L’intervento per la diastasi dei muscoli retti dura circa 1 ora e 30 minuti.

L’anestesia è generale?

È possibile eseguire l’intervento con una anestesia neurassiale, ovvero una spinale alta che permette di evitare l’intubazione.

Quanto dura l’intervento di ernia inguinale laparoscopica?

Se monolaterale circa un’ora. Se bilaterale circa un’ora e 30 minuti.

Bisogna fare dei controlli preoperatori?

La diagnosi delle patologie erniarie è una diagnosi clinica. Il supporto radiologico – TAC addome senza mezzo di contrasto in ponzamento – può essere utile per studiare soprattutto difetti complessi.

Ci sono dei controlli post operatori?

Il primo controllo si programma dopo 10/12 giorni dall’intervento per la medicazione. Poi si procede a visita di controllo dopo 6 mesi, un anno, 2 anni e 5 anni. Se non ci sono sospetti di recidiva, la TAC o l’ecografia di controllo non sono necessarie.

Si puo’ fare l’addominoplastica nello stesso intervento?

Sì, l’intervento miSAR® può essere associato a mini addominoplastica, addominoplastica, liposuzione.

CENTRO CHIRURGIA DELLA PARETE ADDOMINALE

La diastasi addominale è la separazione dei muscoli retti dell’addome, comunemente osservata dopo la gravidanza o a causa di un eccessivo aumento di peso.

Questa condizione può portare a problemi come mal di schiena, debolezza del pavimento pelvico e difficoltà nella postura.

Le cause principali includono la pressione esercitata sull’addome durante la gravidanza o attività che sollecitano eccessivamente questa zona, come il sollevamento pesi senza un adeguato supporto.

Anche se spesso associata alle donne post-parto, può colpire chiunque.

Esistono numerosi interventi per il trattamento di questa patologia, alcuni dei quali mininvasivi: la miSAR® è uno di questi.

Questa procedura innovativa permette, con tre piccole incisioni, la ricostruzione meccanica rinforzata di tutta la linea mediana, riaccostando i muscoli vicini al centro, riparando la diastasi e l’eventuale ernia associata.

L’intervento miSAR® può essere associato a mini addominoplastica, addominoplastica, liposuzione e altri interventi viscerali.

La ripresa della vita quotidiana è molto rapida e il dolore post-operatorio notevolmente ridotto: miSAR® è la tecnica rivoluzionaria per il trattamento definitivo della diastasi addominale. Un’esclusiva di Villa Salaria Hospital.

DIAGNOSTICA GENERALE

Il primo passo da compiere quando si presentano i sintomi è rivolgersi ad un medico specialista in andrologia il quale svolgerà una visita specialistica completa e prescriverà alcuni esami di laboratorio e altri diagnostici.

Gli esami del sangue (prolattina, SHbg, DHL, glicemia, emoglobina Hbg, Testosterone libero e totale) permettono l’individuazione di condizioni quali il diabete, le malattie del cuore, la riduzione epatica dei livelli ematici di testosterone e tante altre condizioni associate alla disfunzione erettile.

L’ecocolordoppler penieno è un esame indolore che consiste in una ecografia del pene che consente di studiare il flusso del sangue all’interno dei vasi arteriosi dei corpi cavernosi.

Alle volte questo test diagnostico prevede l’iniezione di un farmaco vasoattivo che stimola l’erezione allo scopo di osservare l’andamento della circolazione arteriosa all’interno del pene (ecocolordoppler penieno dinamico).

TRATTAMENTI

Terapia medica: è la terapia orale con gli inibitori della fosfodisterasi 5 che fanno sì che il rilassamento delle cellule muscolari lisce del pene venga amplificato.


Terapia rigenerativa: è la terapia con il plasma arricchito PRP P-shot che utilizza cellule staminali prese dal midollo osseo, il trattamento si chiama Caver Stem


Terapia chirurgica: è quella con l’impianto della protesi peniena idraulica tricomponente con l’accesso infrapubico; siamo l’unico Centro Europeo ad effettuare questa tecnica, in un tempo di 15 minuti il paziente riprende la sua vita sessuale.


Psicoterapia sessuologica: lo psico-sessuologo è una figura importante che approccia i disagi della coppia allo scopo di favorire il ripristino dell’armonia relazionale, curando l’ansia da prestazione e la depressione per riportarla alla normale intimità sessuale.

Il consulente sessuale, attraverso un corretto approccio clinico, diagnostico e terapeutico si occupa delle disfunzioni sessuali, che, sia nell’uomo che nella donna, riguardano in primis il disagio del singolo ma hanno in seconda istanza un impatto negativo anche sul benessere della vita affettiva e sessuale della coppia.

Disturbi sessuali maschili:
1. Disturbo dell’eiaculazione precoce
2. Disturbo dell’erezione
3. Disturbo dell’eiaculazione ritardata
4. Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo.

Disturbi sessuali femminili:
1. Disturbi del desiderio e dell’eccitazione
2. Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione (vaginismo e dispareunia)
3. Disturbo dell’orgasmo

PROCEDURE
IMPIANTO DI PROTESI PENIENA IDRAULICA TRICOMPONENTE

La disfunzione erettile non è una patologia bensì un disturbo molto diffuso infatti ne soffre la metà degli uomini tra i 50 e 60 anni con ripercussioni psicologiche serie nella vita dell’uomo.

Quando è dovuta a disturbi che coinvolgono la circolazione, siamo nel caso di aterosclerosi delle arterie cavernose del pene, spesso causata dal fumo, disfunzione endoteliale e dal diabete.

L’aterosclerosi e l’invecchiamento riducono la capacità di dilatazione dei vasi arteriosi e di rilasciamento della muscolatura liscia, limitando la quantità di sangue che può affluire al pene. La disfunzione endoteliale, malattia del rivestimento endoteliale delle piccole arteriole che riduce la loro capacità di vasodilatazione quando necessario per aumentare il flusso sanguigno, può derivare dal fumo, dal diabete e da bassi livelli di testosterone.

CORREZIONE DEGLI INCURVAMENTI CONGENITI E ACQUISITI DEL PENE

L’infiammazione cronica della membrana dei corpi cavernosi del pene può causare dolore, deformità del pene, effetto a clessidra e anormale curvatura del pene in erezione.

Con il vacuum device, dispositivo meccanico che sfrutta il principio di vuoto creato da una pompa aspirante, è possibile esercitare un’azione di stretching delle strutture del pene oltre al richiamo di sangue all’interno dei corpi cavernosi al fine di indurre un’erezione.

Trattabili con il vacuum device sono anche la retrazione o l’accorciamento del pene in esito a un intervento di prostatectomia radicale.

VIDEO APPROFONDIMENTO

Intervista al Dott. Francesco Nardi

Psicologo specialista in psicosessuologia del Gruppo Villa Claudia,

Argomento: Centro per la salute sessuale dell’uomo e dell’impotenza maschile.
Di cosa si occupa lo psicosessuologo?
Quali sono i disturbi della sessualità più frequenti nell’uomo e quali nella donna?

Intervista al dott. Gabriele Antonini

Medico chirurgo specialista in Chirurgia Mini Invasiva Uro-Andrologica

Argomento: La disfunzione erettile.
Quali sono le principali cause di disfunzione erettile?
Qual è l’incidenza di deficit erettile dopo rimozione della prostata per tumore e come trattarla?