La chirurgia urologica comprende sia la chirurgia tradizionale che le più innovative tecniche endoscopiche e laparoscopiche.
Adenoma prostatico ≤ 35 gr
Consiste nell’introdurre nell’uretra una sonda rigida del diametro di 8 millimetri che contiene una sonda più piccola con all’estremità una piccola zappa utile a raschiare l’adenoma.
La resezione è possibile grazie al calore generato da una piccola scarica elettrica (GYRUS BIPOLARE).
Adenoma prostatico > 35 gr
Intervento chirurgico “a cielo aperto”, si esegue effettuando un’incisione sull’addome per asportare il tumore benigno della prostata che determina un ostacolo allo svuotamento della vescica.
Prostata < 30 gr
L’incisione transuretrale della prostata è un intervento endoscopico che non implica l’incisione esterna della cute. Ha lo scopo di eliminare l’ostacolo che impedisce lo svuotamento della vescica.
L’intervento viene eseguito per trattare l’iperplasia prostatica benigna in caso di severa sclerosi del collo vescicale.
Prostata < 30 gr
L’incisione endoscopica del canale uretrale con lama a freddo può essere effettuata alla cieca – uretrotomia secondo Otis – o sotto visione – uretrotomia secondo Sachse.
L’uretrotomia interna può essere effettuata anche con l’impiego del laser ad Holmium.
L’intervento si esegue inserendo un resettore all’interno della vescica, passando dall’uretra. Attraverso l’utilizzo della corrente elettrica il tumore viene rimosso dall’interno.
Al termine dell’intervento si controlla che il tumore sia stato rimosso completamente e si brucia la base su cui aveva sede il tumore.
Per i tumori vescicali infiltranti è necessario un intervento più impegnativo, chiamato cistectomia radicale, per asportare completamente la malattia e aumentare la possibilità di completa guarigione.
Si esegue tramite un’incisione sull’addome e prevede la rimozione della vescica nella sua interezza, insieme ai linfonodi vicini.
Per i tumori vescicali superficiali è indicata in alcuni casi una terapia, in aggiunta all’intervento chirurgico endoscopico.
La terapia indicata si esegue inserendo, attraverso un catetere direttamente all’interno della vescica, una sostanza che determina una risposta immunitaria.
La cistoscopia consente di vedere, grazie all’utilizzo di un particolare apparecchio a fibre ottiche dotato di un tubo flessibile, la superficie interna della vescica.
Viene utilizzata ogni qualvolta sia necessario indagare su un’eventuale alterazione della vescica.
È l’ispezione visiva endoscopica della vescica con il prelievo di tessuto.
Lo scopo della procedura è quello di ottenere del materiale bioptico su aree sospette o su lesioni evidenti da inviare all’esame istologico.
È adoperata per la rimozione dei calcoli ureterali.
L’ureteroscopio, flessibile o rigido, viene introdotto dall’esterno nel paziente anestetizzato. Passando attraverso l’uretra e la vescica, giunge all’uretere al fine di individuare il calcolo e rimuoverlo attraverso apposite pinze.
Questo tipo di procedura è possibile solo per calcoli fino a 5 mm di diametro. Per quelli più grandi, è necessario inserire all’interno dell’ureteroscopio una specifica sonda laser che bombarda il calcolo, frantumandolo.
È una procedura indispensabile per la diagnosi del carcinoma prostatico.
Consente di ottenere alcuni campioni di tessuto prostatico per la conferma istologica.
In base al risultato dell’esame e di quelli precedentemente eseguiti vengono poi poste le indicazioni prognostiche e terapeutiche, o programmato il successivo iter diagnostico.
La terapia chirurgica dei tumori renali consiste nell’asportazione di una porzione del rene o di tutto l’organo.
Ha lo scopo di asportare completamente la prostata (sede del tumore), la parte terminale dei dotti spermatici e le vescicole seminali.
Si tratta di un intervento chirurgico che viene eseguito con lo scopo di eradicare la malattia neoplastica per salvaguardare la sopravvivenza del paziente.
Viene praticata in anestesia generale.
Il fascio di ultrasuoni, focalizzato in un punto preciso, distrugge il tessuto prostatico canceroso. L’HIFU è composto da un sistema automatico robotizzato controllato da un computer e da un potente software che guida l’urologo durante la procedura, rendendo così questa tecnica altamente affidabile.
HIFU può essere eseguito con una breve degenza grazie alla sua mininvasività.
E.S.W.L. – Extracorporeal Shock Wave Lithotripsy
La Litotrissia Extracorporea con onde d’urto è una procedura non invasiva che consente di rompere e polverizzare i calcoli renali e ureterali.
Il paziente si poggia su un cuscino che si riempie di acqua. Mediante il puntamento ecografico o radiologico, il medico localizza il calcolo da rompere: si inizia così un trattamento che dura circa mezz’ora.
In genere non è necessaria alcuna anestesia.
È la tecnica più comunemente adottata per la rimozione dei calcoli ureterali.
L’ureteroscopio viene introdotto nel paziente anestetizzato, passando attraverso l’uretra e la vescica fino a giungere all’uretere. Una volta individuato, il calcolo viene rimosso attraverso apposite pinze.
Il calcolo vescicale può essere ridotto in polvere attraverso una cistolitotrissia meccanica – con l’utilizzo di una pinza per via endoscopica – o tramite l’utilizzo del laser ad holmio.
Quando il calcolo è superiore ai 3 cm di diametro è necessario eliminarlo chirurgicamente con un piccolo taglio sovrapubico.
"*" indica i campi obbligatori