
01 Mar La salute della tiroide
La salute della tiroide: Intervista alla Dott.ssa Laura Alessandroni, endocrinologa presso Villa Salaria Hospital
La tiroide è una ghiandola endocrina di piccole dimensioni ma di grande importanza per il corretto funzionamento dell’organismo. Regola il metabolismo, influisce sull’umore, sulla temperatura corporea e persino sul battito cardiaco. Ma cosa succede quando la tiroide non funziona come dovrebbe? Ne parliamo con la Dott.ssa Laura Alessandroni, specialista in endocrinologia presso il Villa Salaria Hospital, che ci guida nella comprensione delle patologie tiroidee più comuni e delle principali indagini diagnostiche.
Dott.ssa Alessandroni, ci parli della sua specializzazione e della sua esperienza in ambito endocrinologico.
Mi occupo da anni di endocrinologia e disturbi del metabolismo. Ho inoltre conseguito un dottorato di ricerca in endocrinologia e un master in endocrinologia pediatrica.
Qual è il primo passo nella valutazione di un nodulo tiroideo?
La valutazione inizia con un’ecografia tiroidea, meglio se accompagnata da Doppler, una metodica che permette anche di studiare il flusso vascolare all’interno dei noduli. È un esame non invasivo, privo di radiazioni e ben tollerato, che deve essere eseguito da un medico esperto in patologie tiroidee o endocrine del collo, per garantire un’analisi accurata.
Quali sono le patologie tiroidee più frequenti?
Le principali si dividono in funzionali e nodulari.
Le patologie funzionali includono:
- Ipotiroidismo: quando la tiroide lavora poco. I sintomi includono stanchezza, aumento di peso, ritenzione idrica, rallentamento generale delle funzioni vitali.
- Ipertiroidismo: quando la tiroide lavora troppo. I pazienti possono presentare tachicardia, dimagrimento, agitazione, intolleranza al caldo.
Le patologie nodulari sono estremamente comuni. Fino a due persone su tre possono presentare noduli tiroidei, che nel 95% dei casi sono benigni.
Come si arriva alla diagnosi di un nodulo sospetto?
Durante l’ecografia, se vengono rilevate caratteristiche sospette come margini irregolari, vascolarizzazione aumentata o microcalcificazioni, può essere richiesto un ulteriore esame: l’agoaspirato tiroideo. Si tratta di un prelievo di cellule dal nodulo, eseguito con un ago molto sottile sotto guida ecografica. Le cellule vengono poi analizzate da un anatomo-patologo per determinare la natura del nodulo: benigno, maligno o sospetto.
Quali sono i successivi step diagnostici?
A seconda dell’esito dell’agoaspirato e dei sintomi clinici, si può proseguire con esami ormonali, scintigrafia tiroidea o altri approfondimenti. L’importante è avere un percorso personalizzato e seguito da uno specialista, per individuare il trattamento più adatto, che può andare dalla semplice osservazione fino all’intervento chirurgico o alla terapia farmacologica.
La salute della tiroide è essenziale per l’equilibrio dell’intero organismo. Grazie alla diagnosi precoce e al supporto di specialisti qualificati come la Dott.ssa Alessandroni, oggi è possibile affrontare in modo efficace sia le disfunzioni ormonali che le patologie nodulari. Prestare attenzione ai segnali del corpo e sottoporsi a controlli periodici è il primo passo per prendersi cura del proprio benessere.