Uno Staff qualificato in ortopedia e traumatologia dello sport, oltre che in ortopedia pediatrica, composto da medici, fisiatri e fisioterapisti, a disposizione 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Un moderno cerntro dove si effettuano terapie ad alta tecnologia, terapie tradizionali e terapie manuali, avvalendosi di macchinari innovativi per la riabilitazione motoria.
Trattamenti eseguibili:
Il reparto è dotato di apparecchiature di ultima generazione che eseguono esami di alta diagnostica:
Il nostro servizio di medicina dello sport offre supporto a tutti i membri della famiglia grazie all’impegno di numerose figure sanitarie specializzate nella gestione dei bisogni dell’atleta.
Dalla visita di idoneità sportiva per chi pratica lo sport a livello agonistico e non (con rilascio del relativo certificato) al supporto durante l’attività fisica, includendo l’intervento medico in caso di patologie.
L’analisi posturale consiste nella ricerca degli squilibri della struttura corporea causati da alterazioni della masticazione, alterazioni della vista o dell’appoggio del piede e problematiche osteo-artro-muscolari.
Grazie a un’équipe multidisciplinare e a specifiche attrezzature, abbiamo studiato un percorso diagnostico e riabilitativo in grado di identificare le anomalie posturali, programmare le riabilitazioni e valutarne i risultati finali.
L’analisi del passo, della corsa e dell’equilibrio permette di migliorare la postura e la sensibilità propriocettiva, al fine di incrementare le proprie prestazioni sportive.
Esami eseguibili:
La malocclusione può ripercuotersi negativamente sulla postura dell’atleta e può comprometterne le prestazioni, aumentando il rischio di infortuni.
La gnatologia riveste un ruolo fondamentale nello sport a qualunque livello: in caso di problematiche, grazie all’utilizzo di dispositivi orali (byte o placche di svincolo), è possibile migliorare la postura favorendo il rilassamento muscolare di tutto il corpo, migliorando i risultati agonistici.
È un esame composto da un test dinamico, con analisi del passo e lo studio del movimento, e uno statico, utile a valutare la qualità dell’appoggio a terra dei piedi.
Raccoglie i dati utili per una ricostruzione tridimensionale del movimento e permette l’identificazione di gestualità non corrette che possono essere causa di dolori alle articolazioni.
Nei casi accertati di problematiche articolari, quando si è in presenza di una deformazione ossea o nei casi in cui il piede non è operabile, è possibile utilizzare i plantari specifici su misura.
Il plantare ha lo scopo di alleviare i dolori alle caviglie, ai piedi e alle gambe, creando l’effetto benefico di ottenere un allineamento dei piedi in una corretta posizione.
Tra i plantari ortopedici rientrano i plantari sportivi che sono dispositivi medici progettati su misura per fornire supporto e comfort ai piedi, in grado di migliorare la performance atletica e prevenire patologie e infortuni sportivi.
Si rivolge agli atleti che desiderano un piano alimentare specifico per lo sport praticato o a tutte le persone che intendono perdere o controllare il proprio peso attraverso un regime alimentare corretto, unito all’attività fisica.
L’ortopedia si occupa del trattamento delle malformazioni, dei problemi funzionali dell’apparato scheletrico e delle strutture a esso associate, quali muscoli e legamenti.
Prestazioni eseguibili:
Alternativa efficace alle tradizionali infiltrazioni o applicazioni protesiche per tutte le articolazioni, prevede la rigenerazione dei tessuti danneggiati attraverso il prelievo di cellule appartenenti al paziente stesso.
Si possono ottenere risultati con numerosi vantaggi quali assenza di complicanze e tempi di recupero veloci.
È indicata in caso di eventi degenerativi e post-traumatici a carico di anca e ginocchio, lesioni post-traumatiche a carico dei tessuti cartilaginei e muscolo-tendinei, osteoartrosi, processi artrosici cronico-degenerativi a carico delle articolazioni.
L’ozonoterapia è un trattamento medico molto efficace per la sua azione antidolorifica, antinfiammatoria e rivitalizzante dei tessuti.
Grazie ai suoi tanti benefici soprattutto in ambito sportivo permette di trattare un ampio ventaglio di disturbi, dal mal di schiena dovuto a ernia del disco e protrusioni, fino alle patologie articolari e muscolo tendinee anche post traumatiche.
Le nostre strutture garantiscono una serie di servizi tra cui accertamenti e certificazioni.
È possibile ottenere:
"*" indica i campi obbligatori
È possibile effettuare in urgenza:
La procedura solitamente dura 15 minuti, se viene utilizzata la tecnica chirurgica mini-invasiva, con accesso sovrapubico.
La protesi normalmente dura 15 anni, in media, ma si registra una durata fino a 18-20 anni. La protesi include una garanzia a vita per sostituzione.
La sensibilità rimane invariata. Avrai le stesse sensazioni che avevi prima della procedura, il che significa che avrai anche un orgasmo normale.
Gli impianti rigidi hanno raggiunto la massima diffusione negli anni ’70 prima dell’introduzione di dispositivi gonfiabili. Rimangono l’impianto preferito presso urologi che eseguono un numero molto limitato di protesi all’anno. Le protesi semi-rigide presentano diversi inconvenienti che non riguardano invece le protesi gonfiabili. Gli impianti semi-rigidi possono dare luogo a erezioni meno che ottimali, e il pene tende a ruotare. Tali impianti inoltre comportano un pene difficilmente flaccido che può essere difficile da nascondere. Poiché il dispositivo non è flessibile come una pompa gonfiabile, è necessario un taglio più ampio sul pene per inserirlo, e con esso la possibilità di emorragie, ematomi, infezioni, e l’area di intorpidimento è maggiore. Il dolore e il disagio provocati dall’intervento sono molto più pronunciati con un dispositivo rigido che con uno gonfiabile. Il dolore dura molto più a lungo, da 4 a 6 settimane dopo la procedura. Infine, le protesi rigide hanno più probabilità di estrudere attraverso la pelle diversi anni più tardi, dal momento che sono sempre dure e pertanto esercitano una pressione costante sul glande. Col tempo, la carne del glande oltre la punta del dispositivo diventa più sottile e perde sensibilità. Si preferisce riservare l’utilizzo di questo dispositivo a pazienti che non sono in grado di azionare la pompa, sia per via di grave artrite o disturbi neurologici, o per chi si sottopone a revisione in caso di infezione, per fungere da stent temporaneo allo scopo di mantenere la lunghezza e circonferenza del pene. Un pene con un impianto gonfiabile ha un aspetto e una sensibilità normali, mentre un pene con una protesi peniena rigida ha un aspetto e una sensibilità anormali.
In generale sarai in grado di svolgere qualunque attività fisica senza alcuna limitazione di sorta. Ovviamente si consigliano alcune precauzioni come con qualsiasi altra procedura. Se si tratta di ciclismo dovrai sostituire il sedile della bicicletta con uno più ampio con un incavo nel mezzo. Il nuoto non costituisce alcun problema.
Molti dei nostri pazienti si sono sottoposti allo sfintere e alla protesi peniena allo stesso tempo, ma l’esperienza con queste procedure simultanee ci ha insegnato che è preferibile eseguire la protesi peniena per prima, seguita dallo sfintere.
Il morbo di Peyronie è un termine utilizzato per descrivere la presenza di tessuto di cicatriziale nel pene. Il tessuto cicatriziale si forma a seguito di danni al tessuto erettile. La mancanza di flusso sanguigno, lesioni ai nervi erettili e traumi diretti al pene sono le più comuni cause di danneggiamento dei tessuti del pene. Questo disturbo è piuttosto comune come conseguenza del diabete. La cicatrizzazione in questa situazione è sempre permanente e irreversibile a differenza della cicatrizzazione che segue a una frattura o trauma del pene (in pazienti con normale flusso sanguigno al pene). Quindi nessun trattamento medico si è dimostrato efficace nella rimozione di tessuto cicatriziale dal pene in uomini affetti da diabete.
La cicatrizzazione del pene altera la funzionalità (elasticità) e l’anatomia del pene. La raccolta di sangue durante l’erezione dipende dalla funzionalità dei tessuti e da un’anatomia intatta del pene. Qualsiasi alterazione del tessuto del pene si tradurrà in perdite venose durante l’erezione.