Il centro è dedicato alla diagnosi avanzata, alla gestione e alla cura dell’IPB, una condizione che colpisce una vasta percentuale della popolazione maschile in età avanzata (circa il 50% degli uomini dopo i 50 anni e l’80-90% dopo gli 80 anni).
Il M.I.S.T. Center nasce con l’obiettivo di offrire ai pazienti soluzioni terapeutiche innovative e minimamente invasive, mirate a migliorare significativamente la qualità della vita. Dotato delle più moderne tecnologie, è guidato da un team di urologi di fama internazionale che hanno dedicato la loro carriera allo studio e al trattamento dell’IPB.
Tra le nostre specializzazioni, vantiamo tecniche rivoluzionarie che riducono al minimo il disagio post-operatorio e accelerano il recupero, consentendo ai pazienti di ritornare rapidamente alle loro attività quotidiane.
Con un impegno costante nella ricerca e nell’innovazione, il M.I.S.T. Center non solo segue le migliori pratiche cliniche ma contribuisce anche attivamente allo sviluppo di nuove terapie per l’IPB.
Il trattamento con Green Laser, Rezum, iTind o enucleazione prostatica sarà scelto in base all’entità del problema del paziente e alle esigenze specifiche di ogni caso.
Il Green Laser è un metodo mininvasivo per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Grazie alla sua lunghezza d’onda, il laser verde rilascia energia verso il target puntato e taglia con grande precisione il tessuto da trattare.
L’energia che il Green Laser rilascia sui componenti dei tessuti interagisce in modo molto specifico con l’emoglobina contenuta nel tessuto. In questo modo:
I VANTAGGI DEL GREEN LASER
I RISULTATI
La tecnica del Green Laser ha pochissimi rischi di complicanze intra e post-operatorie. L’operazione assicura una risoluzione duratura dei sintomi e ha il vantaggio di una cateterizzazione molto breve, che facilita lo svuotamento della vescica.
Il Rezum è un trattamento innovativo per curare l’ipertrofia prostatica benigna che sfrutta l’azione del vapore acqueo e l’energia naturale immagazzinata in poche gocce d’acqua.
Il vapore acqueo viene iniettato con un ago sottilissimo all’interno del tessuto prostatico ipertrofico: dopo aver lavorato qualche minuto con una sonda all’interno dell’uretra, il chirurgo determina una progressiva riduzione del volume della ghiandola prostatica.
I VANTAGGI DEL REZUM
I RISULTATI
I risultati definitivi si ottengono a distanza di 2-3 mesi dal trattamento, che consente la completa sospensione dei farmaci.
In poche settimane si nota un grande miglioramento delle difficoltà urinarie e una notevole riduzione della necessità di alzarsi la notte per mingere.
I risultati sono particolarmente duraturi: nell’arco di 4 anni, in media, solo il 4% dei pazienti deve sottoporsi di nuovo all’intervento.
iTind è un trattamento mininvasivo che fornisce un sollievo rapido ed efficace dai sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.
Il trattamento prevede l’impianto di un piccolo dispositivo nella prostata per 5-7 giorni, dopo i quali viene completamente rimosso.
Una volta impiantato, iTind si espande e applica una leggera pressione che rimodella il tessuto prostatico e crea un canale più ampio attraverso il quale l’urina potrà fluire, alleviando i sintomi dell’IPB.
I VANTAGGI DELL’ITIND
I RISULTATI
La maggior parte dei pazienti inizia ad avvertire sollievo dai sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna non appena il dispositivo viene rimosso. I sintomi in genere continuano a migliorare nelle successive 6-12 settimane.
L’enucleazione prostatica è la procedura più indicata per i pazienti con prostata di grandi dimensioni, perché evita di ricorrere alla tecnica a cielo aperto di norma usata in questi casi.
L’operazione rimuove il tessuto in eccesso tramite una fonte laser che provvede a scollarlo dalla capsula prostatica, evitando qualunque tipo di resezione.
Il chirurgo accede alla vescica tramite resettoscopio, passando attraverso l’uretra: il laser incide quindi l’eccesso di tessuto prostatico che poi viene sospinto in vescica ed estratto in piccoli pezzi dalla vescica e dall’uretra.
L’intera procedura si esegue in anestesia completa o spinale, senza incisioni esterne.
I VANTAGGI DELL’ENUCLEAZIONE PROSTATICA
I RISULTATI
Con l’enucleazione prostatica si ottiene un miglioramento immediato dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.
Il tasso di reintervento è dell’1% rispetto ad altre opzioni di trattamento, il che dimostra la grande efficacia dell’operazione.
La tecnica UroLift® è eseguibile in ambulatorio e offre un rapido sollievo dai sintomi dell’IPB, il tutto senza i rischi di un intervento chirurgico più invasivo.
L’obiettivo del trattamento è far tornare il paziente alla sua vita normale nel più rapido tempo possibile, migliorando significativamente la qualità della vita.
UroLift è l’unico procedimento per l’IPB che non causa nuove e persistenti disfunzioni erettili o eiaculatorie, restando al tempo stesso un trattamento sicuro ed efficace per il trattamento della patologia.
UroLift è adatto ai pazienti che:
La tecnica TPLA – che sta per Ablazione Laser Interstiziale Transperineale Ecoguidata – rappresenta un’avanzata modalità di trattamento per i disturbi provocati dall’IPB e si basa sull’eliminazione selettiva del tessuto prostatico mediante un processo di necrosi coagulativa, innescato dall’uso mirato di un fascio laser.
Il laser a bassa intensità, insieme a un sottile ago inserito attraverso la pelle del perineo, è possibile evitare danni all’uretra, un vantaggio non comune nelle tecniche tradizionali che prevedono un accesso attraverso l’uretra stessa.
Questo trattamento si effettua sotto anestesia locale ed è generalmente privo di dolore.
La procedura elimina i comuni effetti indesiderati associati ad altri trattamenti – come l’incontinenza urinaria e il sanguinamento – rendendola un’opzione particolarmente adatta ai pazienti che non possono interrompere l’uso di anticoagulanti prima dell’operazione.
Inoltre, questo approccio minimizza il rischio di complicazioni, mantenendo inalterata la funzionalità sessuale del paziente.
Aquablation è un trattamento sicuro ed efficace per i pazienti che soffrono di sintomi del tratto urinario inferiore dovuti all’ipertrofia prostatica benigna. Può essere eseguita su prostate di qualsiasi dimensione e forma.
Il tessuto prostatico che causa i sintomi viene rimosso senza praticare alcuna incisione, poiché si raggiunge la prostata attraverso l’uretra.
Aquablation è un procedimento unico nel suo genere: è l’unico che utilizza un getto d’acqua senza calore controllato da tecnologia robotica. Inoltre, è l’unico procedimento che combina una telecamera con l’imaging a ultrasuoni, dando al chirurgo la possibilità di vedere l’intera prostata in tempo reale.
Aquablation è preciso, coerente e prevedibile, e fornisce un sollievo a lungo termine indipendentemente dalla dimensione della prostata.
Fra le novità della radiologia interventistica c’è l’embolizzazione prostatica, molto interessante per la scarsa invasività e per gli ottimi risultati raggiunti.
L’embolizzazione delle arterie prostatiche consiste nella chiusura – attraverso l’iniezione di particelle all’interno dei vasi prostatici che in pochi secondi si occludono in modo definitivo e irreversibile – delle arterie che irrorano la prostata. Interrompendo il nutrimento dei tessuti prostatici, si provoca una riduzione di volume della ghiandola.
L’embolizzazione prostatica è completamente indolore, evita l’eiaculazione retrograda in vescica ed è eseguibile in regime ambulatoriale. Si esegue con una piccola anestesia locale sull’inguine.
M.I.S.T. è l’acronimo di Minimal Invasive Surgical Techniques.
È il luogo in cui viene fatta una valutazione multidimensionale dei pazienti affetti da sintomi delle basse vie urinarie riconducibili a diverse patologie urologiche, tra cui l’iperplasia prostatica benigna.
Si tratta di un luogo a carattere ambulatoriale, e anche di una sala operatoria, in cui i pazienti vengono studiati, i loro disturbi classificati e trattati con tutte le possibili tecniche chirurgiche per la patologia riscontrata.
Dal momento che le tecniche tradizionali di cura della patologia prostatica benigna possono comportare la perdita della ejaculazione e considerando che spesso la perdita di questa funzione può compromettere il benessere sessuale della coppia, in un centro M.I.S.T. si mettono a disposizione diverse competenze e tecnologie per la risoluzione della sintomatologia ostruttiva e urinaria preservando per quanto possibile le funzioni ejaculatorie ed erettive.
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Domande:
1. La Iperplasia Prostatica Benigna è assai comune, ma essendo benigna non progredisce, vero?
2. Che ruolo svolge la vescica nella genesi dei disturbi urinari dell’adulto comunemente ascritti alla prostata?
Il primo centro M.I.S.T. in Italia, completamente dedicato alla terapia dei disturbi delle basse vie urinarie, in un’ottica di perfetto rispetto delle funzioni urinarie e sessuali, è un progetto del Centro Urologico Europeo che viene condiviso con UroClinic e Villa Salaria Hospital.
Il principio ispiratore è legato alla volontà di somministrare a ciascun paziente il miglior trattamento nel miglior momento della sua vita, in armonia con le esigenze della coppia come unica depositaria del benessere sessuale di entrambi i soggetti.
Fondamento e ispirazione per l’apertura di un centro M.I.S.T. è la campagna di sensibilizzazione sostenuta dal collega americano Wayne Kuang. In questa campagna viene sottolineata l’importanza di una diagnostica approfondita calibrata caso per caso, anche mediante ricorso a esami urodinamici e cistoscopia.
In un contesto fatto di attenzione al paziente e di dettagli clinici viene enfatizzata l’importanza del counseling preoperatorio quale strumento per far sì che il paziente e la partner possano esprimere le loro preferenze circa la salvaguardia delle funzioni erettiva ed eiaculatoria del soggetto che deve essere operato.
Il centro M.I.S.T. è aperto per tutte le persone che soffrono di sintomi delle basse vie urinarie, sia di sesso maschile che di sesso femminile.
Ha una forte propensione per la risoluzione, con sistemi mini invasivi chirurgici, dell’iperplasia prostatica benigna sintomatica e ostruente, ma è in grado di fornire soluzioni innovative per disturbi urinari delle basse vie per lui e per lei.
La valutazione multidimensionale dei pazienti afferenti al centro M.I.S.T. è basato sulla compilazione di questionari al fine di cogliere i bisogni e le prospettive soggettive del problema.
Inoltre vengono eseguiti esami di tipo ecografico e uroflussimetrico in modo da comprendere le più importanti variabili circa la natura e il grado di ostruzione alla minzione.
La cistoscopia flessibile con strumenti monouso e digitali permette una valutazione attenta non solo dell’uretra ma anche della morfologia della ghiandola prostatica e lo stato di salute della vescica.
È possibile inoltre far ricorso agli esami urodinamici avanzati che danno delle chiare indicazioni circa la capacità contrattile della vescica, la sincronia dei fenomeni minzionali, una valutazione oggettiva e scientifica della funzione minzionale a 360°.
Dopo aver studiato e messo a punto un percorso diagnostico dettagliato, calibrato passo dopo passo, i medici del centro M.I.S.T. sono addestrati a procedere in maniera univoca e uniforme, in modo da garantire a tutti i pazienti lo stesso livello di diagnostica, di personalizzazione delle cure, di corretta informazione prima della scelta delle diverse terapie.
Questo sforzo nello standardizzare l’intero percorso di cura è il riflesso di un elevato livello organizzativo e clinico che garantisce qualità e tranquillità nelle scelte, e nei risultati.
Al fine di verificare l’efficacia del trattamento, e per garantire elevati standard di cura e periodica revisione dei processi interni, i pazienti verranno seguiti in ambulatori dedicati per il follow-up a lungo termine.
Il centro M.I.S.T. lavora in sintonia e armonia con diversi specialisti tra cui radiologi, radiologi interventisti, fisioterapisti uroriabilitatori e psicosessuologi che completano la sfera di competenze per una gestione complessiva dei disturbi urinari delle basse vie urinarie.
La scelta tra una tecnica e l’altra è il momento più delicato nel percorso terapeutico sia per il paziente sia per il medico.
In genere dopo una valutazione circa l’esatta indicazione, per poter procedere con un intervento disostruttivo, ancorché mininvasivo, è importante che i pazienti siano resi informati circa le diverse tecniche. Ed è altrettanto importante comprendere quali sono i fattori della scelta.
La grandezza e la morfologia della ghiandola prostatica, il grado di ostruzione, il livello di contrattilità della vescica, l’età del paziente, le diverse patologie concomitanti, la richiesta di sospendere le terapie farmacologiche, la possibilità di eseguire l’intervento in anestesia locale o in sedazione, come anche la volontà del paziente e della coppia di salvaguardare l’eiaculazione sono tutti elementi che orientano la scelta di una tecnica rispetto a un’altra.
Solo un colloquio aperto e reciprocamente informato può portare alla scelta più consapevole e responsabile sia per il medico sia per il paziente.
Nel caso in cui non sia praticabile una tecnica a ridotta invasività, un centro M.I.S.T. è dotato di strumenti come laser o resettori bipolari al plasma – o anche chirurgia laparoscopica o robotica – per risolvere situazioni più avanzate che necessitano di gesti chirurgici maggiori.
Anche in questo caso sarà l’abilità del medico e del counseling preoperatorio lo strumento migliore per una scelta condivisa.
Se durante l’inquadramento clinico il caso mostra una patologia vescicale, del pavimento pelvico, dell’uretra o di origine metabolica o neurologica, ai pazienti verrà prospettata la possibilità di affrontare i loro disagi in maniera mininvasiva.
È possibile infatti eseguire iniezioni intradetrusoriali di tossina botulinica, praticare la dilatazione col pallone medicato delle stenosi dell’uretra, iniziare un percorso riabilitativo per i disturbi funzionali del pavimento pelvico, gestire l’incontinenza urinaria sia da urgenza sia da sforzo con le più moderne tecniche riabilitative e anche mininvasive chirurgiche.